sabato 28 aprile 2012

Una vita di citazioni Vol.2



Probabilmente uno degli autori più inflazionati sul tema citazioni è Oscar Wilde. Il Ritratto di Dorian Grey, così come altre opere "minori" vestono bacheche, forum, firme e quant'altro ci sia da scrivibile e strumentalizzabile a questo mondo. Seguendo sempre la corrente di pensiero, citare è bello, citare ci piace, godiamoci le perle di saggezza del buon oscar.

Il Ritratto di Dorian Grey - Oscar Wilde



Il fuoco indurisce tutto ciò che non distrugge.

Adoro gli scandali che riguardano gli altri, ma quelli che riguardano me non m'interessano. Non hanno il fascino della novità.

Amo troppo leggerli [i libri], per aver voglia di scriverli. Certo mi piacerebbe scrivere un romanzo – bello come un tappeto persiano e altrettanto irreale. Ma da noi si leggono solo giornali, abbecedari ed enciclopedie. Di tutti i popoli del mondo, gli inglesi sono quelli che hanno meno il senso di bellezza in letteratura.

C'è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di sé.

C'è voluttà nell'accusarci: quando ci accusiamo sentiamo che nessuno può biasimarci.

Definire è limitare.

È la confessione che assolve, non il prete.

È meglio non essere diversi dai propri simili.

È sempre facile esser gentili verso le persone di cui non ci importa nulla.

I presagi non esistono: il destino è troppo saggio e troppo crudele per mandarci degli araldi.

Il brutto e lo sciocco se la passano meglio degli altri in questo mondo: possono rimanere seduti a loro agio e seguire la commedia a bocca aperta. Se nulla sapranno della vittoria, è loro risparmiata almeno l'esperienza della sconfitta.

Il terrore che ci incute la società è la base di ogni morale

Il valore di un'idea è assolutamente indipendente dalla sincerità dell'uomo che la denuncia.

L'artista non ha convinzioni etiche. Una convinzione etica in un artista è un imperdonabile manierismo di stile.

L'artista è un creatore di cose bellissime.

L'esperienza non aveva alcun valore etico, era semplicemente il nome che gli uomini davano ai loro errori. Di regola, i moralisti l'avevano ritenuta un avvertimento, avevano sostenuto che essa aveva una certa efficacia nella formazione del carattere, l'avevano esaltata come qualcosa che ci insegnava la via da seguire e ci mostrava quella da evitare. Ma nell'esperienza non c'è forza motrice. Come causa attiva aveva lo stesso infimo valore della coscienza. In realtà dimostrava solo che il nostro futuro sarà uguale al nostro passato e che il peccato che abbiamo commesso una volta, con disgusto, lo ripeteremo molte volte con gioia.

L'essere naturale è semplicemente una posa, la posa più irritante che conosca.

L'intelletto è, per se stesso, una sorta di eccedenza che distrugge l'armonia di un volto.

L'uomo è molte cose, ma non è ragionevole.

L'unico fascino del passato è che è passato.

La bellezza è superiore al genio in quanto non ha bisogno di spiegazioni.

La buona influenza non esiste... qualunque influenza è immorale perché influenzare qualcuno significa dargli la propria anima.

La giovinezza è l'unica cosa che valga la pena possedere.

La limitazione è una sofferenza, l'abbastanza è una consolazione, il più che abbastanza è un delizioso banchetto.

La morte è l'unica cosa che riesce a spaventarmi. La detesto perché oggi si può sopravvivere a tutto tranne che a lei. La morte e la volgarità sono le uniche due realtà che il diciannovesimo secolo non è riuscito a spiegare.

La puntualità è ladra del tempo.

La sola differenza fra un capriccio e la passione eterna è che il capriccio dura un po' più a lungo.

La vita morale dell'uomo è uno dei soggetti che l'artista può trattare, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di uno strumento imperfetto.

La vita è troppo breve perché ci si possa caricare sulle spalle anche il fardello degli errori altrui. Ciascuno vive la propria vita e ne paga il prezzo.

Le cose sacre sono le uniche cose che valga la pena profanare.

Le donne non hanno niente da dire, ma lo dicono benissimo.

Mi piacciono gli uomini che hanno un futuro e le donne che hanno un passato.

Noi getteremmo via una quantità di cose se non avessimo paura che qualcun altro possa raccattarle.

L'intelletto è per sua natura una forma di esagerazione e distrugge l'armonia di qualsiasi volto. Appena uno si mette a pensare, diventa tutto naso o tutta fronte, o qualche cosa di orribile. Guarda gli uomini che hanno avuto successo in una qualsiasi delle professioni dotte. Non fanno perfettamente schifo? Eccetto che nella Chiesa, naturalmente; ma nella Chiesa non pensano. A ottant'anni un vescovo continua a dire quello che gli hanno insegnato a dire quando ne aveva diciotto, e naturalmente ne deriva che mantiene un aspetto assolutamente delizioso.

Come la luce del sole, o la primavera, o il riflesso in acque scure di quella conchiglia d'argento che chiamiamo luna.


Lo scetticismo è l'inizio della fede

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